Trapianti: come avvengono?

A cura di Giovanna Serenelli, Policlinico Monteluce, Perugia.

Nella terminologia dei trapianti vengono presi in considerazione il donatore ed il ricevente.
Ora, se il tessuto da trapiantare su di una persona è prelevato da quella stessa persona si parla di autotrapianto (o autologo).
E' il caso che si verifica quando, per es., negli ustionati si prelevano dei frammenti di cute per spostarli (trapiantarli) in una zona del corpo diversa da quella di origine. E' ancora il caso di quei pazienti affetti da neoplasie dai quali, prima di una terapia fortemente aggressiva, destinata a distruggere tutte le cellule neoplastiche, vengono prelevate le cellule del suo stesso midollo osseo. Queste gli saranno reinfuse, dopo opportuni trattamenti utili a recuperare le cellule sane, in modo che il paziente possa così 'ricostruire' il proprio midollo con le sue stesse cellule.
Se il donatore ed il ricevente hanno lo stesso genotipo (i gemelli identici) si parla di isotrapianto.
L'allotrapianto o trapianto allogenico avviene tra soggetti che hanno un genotipo diverso (fratelli, genitori, figli che molto hanno in comune, ma sicuramente non hanno un corredo genico perfettamente identico). L'ultimo tipo di trapianto è quello che avviene tra soggetti di specie diversa: si parla in questo caso di xenotrapianto o eterotrapianto.
(Xagena 2000)