Mioma uterino: cosa fare?

A cura di Giovanna Serenelli, Policlinico Monteluce, Perugia.


I miomi dell'utero (fibromiomi) sono dei tumori benigni che colpiscono il tessuto muscolare dell'utero (miometrio) e sono costituiti da cellule muscolari molto simili a quelle del miometrio. Oltre il 25% dei miomi compare in donne di età superiore ai 35 anni di età. L'aumento del loro volume è stimolato dagli estrogeni che l'organismo femminile produce ciclicamente durante l'intero periodo riproduttivo. Con la menopausa il volume dei miomi tende a ridursi. Il loro numero e le loro dimensioni variano da persona a persona. Generalmente asintomatici, possono determinare: dolori al basso ventre, ipermenorrea (mestruazioni molto prolungate nel tempo), polimenorrea (mestruazioni più frequenti del normale), emorragie, compressione sugli organi circostanti in particolare sull'intestino o sulla vescica o ancora rendere dolorosi i rapporti sessuali. Nelle donne in età fertile possono interferire negativamente con la gravidanza. Che fare? In genere se i miomi sono di piccoli dimensioni e soprattutto sono asintomatici, si può semplicemente controllarne l'evoluzione, almeno una volta all'anno. Nel caso che invece siano molto voluminosi o siano sintomatici è conveniente asportarli. L'unica terapia possibile è quella chirurgica. Naturalmente, adottando una terapia chirurgica di tipo conservativo si può semplicemente rimuovere il mioma e risparmiare l'utero per quelle che sono le sue naturali funzioni.