Implicazioni cliniche e prognostiche delle aberrazioni della chinasi del linfoma anaplastico nel rabdomiosarcoma


È stato compiuto uno studio per indagare l’espressione proteica della chinasi del linfoma anaplastico ( ALK ) e le sottostanti aberrazioni genetiche nel rabdomiosarcoma, con particolare attenzione alle implicazioni cliniche e prognostiche.

Un totale di 189 campioni tumorali di rabdomiosarcoma inclusi in paraffina di 145 pazienti sono stati raccolti su microarray tissutale.

L’espressione della proteina ALK è stata valutata mediante immunoistochimica.
Il numero di copie e traslocazioni del gene ALK ( 2p23 ) è stato determinato mediante ibridazione in situ.
Il sequenziamento del cDNA del dominio del recettore della tirosin-chinasi del gene ALK è stato effettuato in 43 campioni.

Una forte espressione citoplasmatica della proteina ALK è stata osservata più frequentemente nel rabdomiosarcoma alveolare ( ARMS ) che nel rabdomiosarcoma embrionale ( ERMS ) ( 81% vs 32%, rispettivamente, P minore di 0.001 ).

Un aumento del numero di copie del gene ALK è stato rilevato nella stragrande maggioranza di ARMS ( 88% ), contro il 52% di ERMS ( P minore di 0.001 ).
Il numero di copie di ALK era correlato con l'espressione della proteina nei tumori primari ( n=107 ).

È stata identificata una mutazione puntiforme ( 2% ) e 7 tumori che ospitavano delezioni totali ( 16% ).

In ERMS, uno specifico aumento di ALK nel tumore primario era correlato con la malattia metastatica ( 100% nella malattia metastatica vs 29% nella malattia non metastatica, P=0.004 ) e una scarsa sopravvivenza malattia-specifica ( sopravvivenza malattia-specifica a 5 anni: 62% vs 82% per aumento non specifico o nessun aumento; P=0.046 ).

Poiché aberrazioni ALK su livelli genomici e proteici si trovano frequentemente nel rabdomiosarcoma, in particolare in ARMS, e sono associati con la progressione della malattia e gli esiti in ERMS, ALK può giocare un ruolo nella biologia del tumore e può fornire un potenziale bersaglio terapeutico per questi tumori.
La ricerca futura dovrebbe mirare al ruolo oncogenico di ALK e al potenziale effetto degli inibitori di ALK nel rabdomiosarcoma. ( Xagena_2012 )

Carlijn van Gaal J et al, JCO 2012; 30: 308-315



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