Carcinoma epatocellulare: implicazioni cliniche e prognostiche di IGF-1 e VEGF
La cirrosi e il carcinoma epatocellulare insieme formano una condizione a due patologie che influenza la sopravvivenza dei pazienti con carcinoma epatocellulare e condiziona le decisioni terapeutiche e la stratificazione prognostica dei pazienti negli studi clinici.
L'obiettivo di uno studio è stato quello di migliorare la stratificazione prognostica dei pazienti con epatocarcinoma.
Sono stati raccolti, in modo prospettico, campioni di plasma e le informazioni clinico-patologiche di base di 288 nuovi pazienti con carcinoma epatocellulare, e sono stati misurati i livelli plasmatici del fattore di crescita 1 insulino-simile ( IGF-1 ) e del fattore di crescita dell’endotelio vascolare ( VEGF ).
E’ stato osservato che più bassi livelli plasmatici di IGF-1 e più elevati livelli plasmatici di VEGF erano significativamente correlati con parametri clinico-patologici avanzati e bassa sopravvivenza complessiva, con punti ottimali di cut-off di 26 ng/ml e 450 pg/ml, rispettivamente.
La combinazione di IGF-1 basso e VEGF alto è stata predittiva di sopravvivenza complessiva mediana di 2.7 mesi rispetto ai 19 mesi per i pazienti con IGF-1 alto e VEGF basso ( P inferiore a 0.001 ), con ulteriore affinamento della capacità prognostica della stadiazione di carcinoma epatocellulare convenzionale ( P inferiore a 0. 001 ).
In conclusione, i livelli plasmatici basali di IGF-1 e VEGF risultano significativamente correlati con la sopravvivenza nei pazienti con carcinoma epatocellulare.
L'integrazione di IGF-1 e VEGF per la stadiazione di carcinoma epatocellulare migliora significativamente la stratificazione prognostica dei pazienti.
Se convalidati, questi risultati possono rivelarsi utili nella progettazione di strategie personalizzate di approcci di gestione fra questi pazienti. ( Xagena_2011 )
Kaseb AO et al, J Clin Oncol 2011; 29: 3892-3899
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