Il Tamoxifene interferisce con l'attività degli estrogeni, che potrebbero promuovere la crescita delle cellule tumorali della mammella.
Il Tamoxifene non è privo di effetti indesiderati anche gravi e questo ha creato molte discussioni sul suo corretto impiego.
Nello studio BCPT (Breast Carcinoma Prevention Trial) le donne che assumevano il Tamoxifene avevano un rischio doppio di sviluppare il carcinoma dell'endometrio (carcinoma dell'epitelio dell'utero) rispetto alle donne che prendevano il placebo (36 su 6.600 vs 15 su 6.600 donne).
Il rischio risultava più alto anche nelle donne con età superiore ai 50 anni.
L'aumento del rischio è lo stesso che si ha nelle donne in postmenopausa che assumono la terapia sostitutiva ormonale.
Il carcinoma dell'endometrio è un tumore ad evoluzione infausta.
Le donne sottoposte ad isterectomia non sono a rischio di questo carcinoma.
Inoltre le donne che hanno assunto Tamoxifene nel BCPT ha presentato 3 volte il rischio di sviluppare embolia polmonare rispetto alle donne che assumono placebo (18 nel gruppo Tamoxifene vs 6 nel gruppo placebo).
Dopo terapia con Tamoxifene è più probabile essere colpiti da trombosi venosa profonda. Le donne che assumono Tamoxifene hanno un aumentato rischio di ictus.
Eur J Cancer 2000; 36: S49-50
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