Aumentata incidenza di tumore alla tiroide dopo l’incidente di Chernobyl
L’incidente di Chernobyl nel 1986 espose migliaia di persone ai radioisotopi di iodio, in particolare all’I 131.
Uno studio coordinato dalla Columbia University di New York negli Stati Uniti ha valutato l’incidenza di tumore alla tiroide tra le persone esposte, come bambini e adolescenti, alle radiazioni di Chernobyl.
Una coorte di 32.385 soggetti di età inferiore ai 18 anni e residenti nelle aree maggiormente contaminate dell’Ucraina al momento dell’incidente è stata sottoposta ad esame per evidenziare una patologia tiroidea mediante ultrasuoni e palpitazioni tra il 1999 ed il 2000.
Lo screening è stato effettuato sul 44% dei soggetti della coorte ( n = 13.127 ).
Sono stati evidenziati 45 casi di carcinoma tiroideo.
La maggiore età all’esposizione è risultata correlata ad un ridotto rischio di tumore alla tiroide associato alla radiazione, sebbene questo effetto non era statisticamente significativo.
L’analisi degli Autori ha mostrato che l’esposizione allo iodio radioattivo era fortemente associata ad un aumentato rischio di tumore alla tiroide tra i bambini e gli adolescenti.
In assenza della radiazione dell’incidente di Chernobyl, erano attesi 11.2 casi di tumore tiroideo, il 75% in meno di quanto avvenuto. ( Xagena_2006 )
Tronko MD et al, J Nat Cancer Inst 2006; 98: 897-903
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Onco2006