Pazienti malnutriti con cancro e interventi nutrizionali orali
Le linee guida internazionali per la gestione nutrizionale dei pazienti con cancro consigliano interventi con raccomandazioni dietetiche e/o supplementi nutrizionali orali in pazienti malnutriti o giudicati a rischio nutrizionale, ma la base di conoscenze per queste raccomandazioni è ridotta.
È stato esaminato l'effetto di interventi nutrizionali orali in questa popolazione sugli esiti nutrizionali e clinici e sulla qualità di vita ( QOL ).
Sono stati esaminati diversi database scientifici fino a febbraio 2010 per identificare studi randomizzati controllati riguardanti pazienti con tumore che erano malnutriti o considerati a rischio di malnutrizione e che stavano ricevendo un supporto nutrizionale orale, rispetto al trattamento di routine.
È stata condotta una meta-analisi per il calcolo del rischio relativo ( mortalità ) o differenza media ( peso, assunzione di energia e QOL ).
Sono stati identificati 13 studi e sono stati inclusi 1.414 soggetti.
La qualità degli studi era varia, e con considerevole eterogeneità clinica e statistica.
L’intervento nutrizionale è risultato associato a miglioramenti statisticamente significativi nel peso e nell'assunzione di energia rispetto alle cure di routine ( differenza di peso media=1.86 kg, P=0.02; differenza di assunzione di energia media=432 kcal/d, P=0.001 ).
Tuttavia, dopo aver rimosso le principali fonti di eterogeneità, non vi è stata alcuna differenza statisticamente significativa nell’aumento di peso o nell’apporto energetico.
L’intervento nutrizionale ha avuto un effetto benefico su alcuni aspetti della qualità della vita ( funzionalità emotiva, dispnea, perdita di appetito e QOL globale ) ma non ha avuto effetto sulla mortalità ( rischio relativo=1.06; P=0.43; I2=0%; P per eterogeneità=0.56 ).
In conclusione, gli interventi nutrizionali orali sono efficaci nell’aumentare l’apporto nutrizionale e nel migliorare alcuni aspetti della qualità di vita in pazienti con cancro malnutriti o a rischio nutrizionale, ma non sembrano migliorare la mortalità. ( Xagena_2012 )
Baldwin C et al, J Natl Cancer Inst 2012; 104: 371-385
Link: MedicinaNews.it
Onco2012