Melanoma: il trattamento adiuvante con Pembrolizumab riduce il rischio di metastasi a distanza in stadio IIB o IIC del 36%
Nei pazienti con melanoma in stadio IIB e IIC, sopposti a intervento chirurgico, l’immunoterapia con Pembrolizumab ( Keytruda ) può ridurre il rischio di metastasi a distanza del 36%.
Queste le conclusioni dello studio di fase 3 KEYNOTE-716 con Pembrolizumab, un trattamento anti-PD-1, rispetto al placebo nella terapia adiuvante ( cioè successivo alla chirurgia ) nei pazienti con melanoma resecato in stadio IIB o IIC.
A un follow-up mediano di 27,4 mesi Pembrolizumab ha dimostrato un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante nella sopravvivenza libera da metastasi a distanza ( DMFS ) rispetto al placebo ( hazard ratio, HR=0,64 [ IC 95%, 0,47-0,88 ]; p=0,0029 ).
La sopravvivenza mediana DMFS non è stata raggiunta in nessuno dei due bracci.
Inoltre, al follow-up mediano di 27,4 mesi, Pembrolizumab ha confermato una riduzione del rischio di recidiva rispetto al placebo ( HR=0,64 [ IC 95%, 0,50-0,84 ] ).
L’81,2% dei pazienti nel braccio Pembrolizumab è risultato libero da recidive a 2 anni rispetto al 72,8% dei pazienti nel braccio placebo.
E' stata presentata un’analisi esploratoria prespecificata della qualità di vita ( HRQoL ) dal KEYNOTE-716.
I risultati hanno dimostrato come l’HRQoL fosse simile tra i due bracci, rispettivamente Pembrolizumab e placebo, sulla base dell’EORTC Quality of Life Questionnaire Core 30 o dei risultati del EQ-5D-5L VAS.
Nello studio, il profilo di sicurezza di Pembrolizumab è risultato in linea con gli studi precedentemente riportati nei pazienti con tumori solidi e non sono stati osservati nuovi segnali durante l’analisi della sopravvivenza DMFS.
Gli eventi avversi di grado 3 o superiore, riferiti al trattamento, sono stati osservati nel 17% dei pazienti trattati con Pembrolizumab rispetto al 5% dei pazienti nel braccio placebo.
Eventi immuno-mediati e reazioni legate all’infusione sono stati gli eventi maggiormente registrati nel braccio Pembrolizumab rispetto a placebo ( 38% vs 9%, rispettivamente ).
Sulla base dei risultati di sopravvivenza libera da recidiva in KEYNOTE-716, la Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense nel 2021 ha approvato Pembrolizumab per il trattamento adiuvante dei pazienti adulti e pediatrici ( di età pari o superiore ai 12 anni ) con melanoma in stadio IIB o IIC in seguito a completa resezione.
Nell'Unione Europea, l'approvazione di Pembrolizumab è avvenuta nel 2022.
KEYNOTE-716 era uno studio randomizzato di fase 3 in doppio cieco, che ha arruolato 976 pazienti adulti e pediatrici ( di età pari o superiore ai 12 anni ) con melanoma in stadio IIB o IIC resecato.
In seguito a resezione chirurgica completa, i pazienti sono stati randomizzati a Pembrolizumab 200 mg per pazienti adulti e 2 mg/kg ( 200 mg al massimo ) per pazienti pediatrici oppure placebo ogni 3 settimane per circa un anno fino alla recidiva della malattia o a tossicità inaccettabile.
L’endpoint primario era la sopravvivenza libera da recidiva, e gli endpoint secondari includevano sopravvivenza DMFS e sopravvivenza globale.
Alla data di cutoff della terza analisi ad interim ( 4 gennaio 2022 ), il follow-up mediano dello studio era di 27,4 mesi.
La sopravvivenza libera da metastasi ( DMFS ) è stata definita come il tempo dalla randomizzazione alla prima diagnosi di metastasi a distanza.
In particolare, nel braccio Pembrolizumab, il 12,9% ( n= 63/487 ) dei pazienti ha presentato un evento rispetto al 19,4% ( n=95/489 ) dei pazienti nel braccio placebo.
I tassi stimati di DMFS a 2 anni sono stati 88,1% versus 82,2, rispettivamente nel braccio Pembrolizumab e placebo.
Lo studio ha raggiunto l’endpoint primario di sopravvivenza libera da recidiva alla prima analisi ad interim ( HR=0,65 [ IC 95%, 0,46-0,92 ]; p=0,00658 ).
Alla terza analisi ad interim, il 19,5% ( n=95/487 ) dei pazienti trattati con Pembrolizumab ha sperimentato un evento rispetto al 28,4% ( n=139/489 ) dei pazienti trattati con placebo.
A 2 anni, i tassi di sopravvivenza libera da recidiva stimati sono stati 81,2% nei pazienti trattati con pembrolizumab rispetto a 72,8% dei pazienti nel braccio placebo.
Il melanoma, la forma più grave di tumore della pelle, è caratterizzato dalla crescita incontrollata dei melanociti.
I tassi di melanoma sono aumentati negli ultimi decenni, con circa 325.000 nuove diagnosi nel 2020 a livello mondiale.
I tassi di recidiva del melanoma resecato nei pazienti con malattia allo stadio IIB e IIC sono stimati intorno al 32-46% e del 39-74% nei pazienti in stadio III.
I tassi di sopravvivenza a 5 anni ( secondo il sistema American Joint Committee on Cancer [ AJCC ] ottava edizione ) sono stimati dell’87% nello stadio IIB, 82% nello stadio IIC, 93% nello stadio IIIA, 83% nello stadio IIIB, 69% nello stadio IIIC e 32% nello stadio IIID. ( Xagena_2022 )
Fonte: Congresso dell’American Society of Clinical Oncology ( ASCO ), 2022
Xagena_Medicina_2022