Pazienti in età pediatrica ad alto rischio di neuroblastoma: profilassi con fattore di stimolazione delle colonie di granulociti durante l’induzione rapida COJEC
È stato condotto uno studio con lo scopo di ridurre l’incidenza di neutropenia febbrile durante induzione rapida COJEC ( Cisplatino, Vincristina, Carboplatino, Etoposide e Ciclofosfamide con un programma di somministrazione rapida ).
Nello studio HR-NBL1 ( High-Risk Neuroblastoma-1 ), il gruppo SIOPEN ( International Society of Paediatric Oncology European Neuroblastoma Group ) ha assegnato in maniera casuale pazienti a trattamento di profilassi primaria oppure a trattamento somministrato in base ai sintomi con fattore di stimolazione delle colonie di granulociti ( G-CSF; Filgrastim / Neupogen ).
Nel periodo 2002-2005, 239 pazienti in 16 Paesi sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere oppure non-ricevere terapia profilattica primaria con G-CSF.
Hanno preso parte allo studio 144 ragazzi con una età mediana di 3.1 anni ( intervallo da 1 a 17 anni ), 217 dei quali mostravano malattia con amplificazione di MYC di stadio IV in base al sistema INSS ( International Neuroblastoma Staging System ) e 22 malattia di stadio 2 o 3.
Il gruppo di trattamento profilattico ha ricevuto una singola dose giornaliera di 5 microg/kg di G-CSF, con inizio dopo ciascuno degli 8 cicli di chemioterapia COJEC e con interruzione 24 ore prima del ciclo successivo.
La chemioterapia è stata somministrata ogni 10 giorni indipendentemente dal recupero ematologico, a patto che l’infezione fosse sotto controllo.
Il braccio profilassi con G-CSF ha mostrato un numero significativamente inferiore di episodi di neutropenia febbrile ( P=0.002 ), giorni con febbre ( P=0.004 ), giorni in ospedale ( P=0.017 ) e giorni di trattamento antibiotico ( P=0.001 ).
Anche la tossicità riportata in base ai criteri CTC ( Common Toxicity Criteria ) è risultata significativamente ridotta: infezioni per ciclo ( P=0.002 ), febbre ( P<0.001 ), leucopenia grave ( P<0.001 ), neutropenia ( P<0.001), mucositi ( P=0.002 ), nausea e vomito ( P=0.045 ) e costipazione ( P=0.008 ).
La perdita di peso grave è risultata significativamente ridotta del 50% ( P=0.013 ).
Anche l’aderenza al protocollo con il programma di induzione rapida è risultata significativamente migliore nel braccio trattamento profilattico con G-CSF come dimostra un minor tempo al completamento del trattamento ( P=0.005 ), e inoltre la terapia profilattica non ha influenzato in maniera negativa i tassi di risposta o il successo della raccolta di cellule staminali da sangue periferico.
In conclusione, in base a questi risultati, la terapia profilattica con G-CSF è consigliata a tutti i pazienti in induzione rapida COJEC. ( Xagena_2010 )
Ladenstein R et al, J Clin Oncol 2010; 28: 3516-3524
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