Inibitori della tirosin-chinasi di EGFR: efficacia di Osimertinib nei pazienti con cancro al polmone non-a-piccole cellule e mutazione di resistenza T790M
Osimertinib ( Tagrisso ) è un inibitore della tirosin-chinasi in grado di ridurre del 70% il rischio di progressione dei tumori con una specifica mutazione EGFR, rispetto alal chemioterapia.
Lo studio è stato pubblicato su The New England Journal of Medicine ( NEJM ).
In Italia si contano 41.600 nuovi casi l’anno di tumore al polmone, che rappresenta la prima causa di morte nei Paesi industrializzati.
Le principali forme tumorali al polmone ( 95% ) si possono suddividere in due tipologie: tumore polmonare a piccole cellule ( detto anche microcitoma, circa 15% ) e tumore polmonare non-a-piccole cellule ( 85% circa ); entrambi originano dal tessuto epiteliale che riveste le strutture polmonari.
I tumori spesso sviluppano delle resistenze dovute a delle mutazioni per cui risultano ancora meno sensibili ai trattamenti chemioterapici tradizionali.
La ricerca farmacologica si sta indirizzando verso lo sviluppo di farmaci specifici in grado di colpire in modo selettivo particolari bersagli ( terapia target ).
Nel caso del carcinoma al polmone, dopo i primi cicli di terapia, nel 10% dei casi si può sviluppare una resistenza alla terapia. Questa, nel 60% dei casi, è dovuta a una mutazione ( T790M ) del recettore del fattore di crescita dell’epidermide ( EGFR ).
Osimertinib è un farmaco che risulta efficace proprio sui tumori che presentano questa mutazione, diventando refrattari ai chemioterapici tradizionali.
Uno studio clinico di fase 3 ( AURA3 ), che ha coinvolto 419 pazienti, ha dimostrato l’efficacia di Osimertinib rispetto alle terapie tradizionali.
Il vantaggio in termine di sopravvivenza libera da progressione della malattia, nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule avanzato ( NSCLC ) passa dai 4.4 mesi con la chemioterapia standard ( farmaci a base di Platino e Pemetrexed ) a 10.1 mesi con Osimertinib.
Osimertinib esercita una azione inibente la tirosin-chinasi di EGFR, ed è attivo per via orale con la somministrazione di una compressa al giorno. ( Xagena_2016 )
Fonte: AstraZeneca, 2016
Xagena_Medicina_2016