Carcinoma della prostata: aumento della sopravvivenza con Enzalutamide dopo chemioterapia
Enzalutamide ( Xtandi; MDV3100 ) ha come bersaglio step multipli della via di segnalazione del recettore degli androgeni, il principale determinante della crescita del tumore prostatico.
È stato condotto uno studio allo scopo di valutare se Enzalutamide possa prolungare la sopravvivenza negli uomini con carcinoma della prostata resistente a castrazione dopo chemioterapia.
Nello studio di fase 3, in doppio cieco e controllato con placebo, 1.199 uomini con carcinoma prostatico resistente a castrazione sono stati stratificati dopo la chemioterapia in base al punteggio di performance status ECOG ( Eastern Cooperative Oncology Group ) e all’intensità del dolore.
Questi pazienti sono stati assegnati, in un rapporto 2:1, a ricevere Enzalutamide per via orale alla dose di 160 mg al giorno ( n=800 ) oppure placebo ( n=399 ).
L’endpoint primario era la sopravvivenza generale.
Lo studio è stato interrotto dopo una analisi ad interim pianificata al momento del raggiungimento dei 520 decessi.
La sopravvivenza generale mediana è stata di 18.4 mesi ( da 17.3 a non ancora raggiunta ) nel gruppo Enzalutamide versus 13.6 mesi ( da 11.3 a 15.8 ) nel gruppo placebo ( hazard ratio per decesso nel gruppo Enzalutamide, HR=0.63; P inferiore a 0.001 ).
La superiorità di Enzalutamide, rispetto al placebo, è stata dimostrata per tutti gli endpoint secondari: proporzione di pazienti con una riduzione del livello di PSA ( antigene prostatico specifico ) uguale o superiore a 50% ( 54% vs 2%; P inferiore a 0.001 ), tasso di risposta del tessuto molle ( 29% vs 4%, P inferiore a 0.001 ), tasso di risposta della qualità di vita ( 43% vs 18%, P inferiore a 0.001 ), tempo alla progressione del PSA ( 8.3 vs. 3.0 mesi; HR=0.25; P inferiore a 0.001 ), sopravvivenza libera da progressione radiografica ( 8.3 vs 2.9 mesi; HR=0.40; P inferiore a 0.001 ) e tempo al primo evento scheletrico ( 16.7 vs 13.3 mesi; HR=0.69; P inferiore a 0.001 ).
I tassi di fatigue, diarrea e vampate di calore sono risultati più elevati nel gruppo Enzalutamide.
Crisi sono state riportate in 5 pazienti ( 0.6% ) trattati con Enzalutamide.
In conclusione, Enzalutamide ha prolungato in modo significativo la sopravvivenza negli uomini con carcinoma prostatico metastatico resistente a castrazione dopo chemioterapia. ( Xagena_2012 )
Scher HI et al, N Engl J Med 2012; 367: 1187-1197
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