Adecatumumab in monoterapia nel tumore metastatico alla mammella


Alti livelli di espressione di molecola di adesione delle cellule epiteliali ( EpCAM ) sono associati ad una prognosi sfavorevole nel carcinoma mammario.

Uno studio ha preso in esame due dosaggi dell'anticorpo IgG1 completamente umano anti-EpCAM Adecatumumab ( MT201 ) nelle pazienti con tumore alla mammella metastatico.

Un totale di 109 pazienti sono state stratificate in due livelli di EpCAM, alto e basso, attraverso prove immunoistochimiche dei tumori primari.
Successivamente le donne sono state assegnate in maniera casuale a ricevere in monoterapia un'alta dose ( 6 mg/kg ogni 2 settimane ) o una bassa dose di Adecatumumab ( 2 mg/kg ogni 2 settimane ) fino a progressione della malattia.

Nessuna risposta parziale o completa del tumore è stata confermata dalla valutazione RECIST.
La probabilità di progressione del tumore è stata significativamente più bassa nelle pazienti trattate con dosi elevate di Adecatumumab ed espressione di un alto livello di EpCAM ( hazard ratio, HR=0.43; P=0.0057 versus basso dosaggio e basso EpCAM ).

In tutto, 3 delle 18 pazienti con più alta espressione di EpCAM trattate con Adecatumumab hanno sviluppato nuove metastasi entro la settimana 6, rispetto a 14 pazienti su 29 con EpCAM basso.

Gli effetti collaterali più frequenti correlati al trattamento ( alto/basso dosaggio ) sono stati brividi ( 59/20% ), nausea ( 55/18% ), affaticamento ( 39/23% ) e diarrea ( 43/7% ).

In conclusione, Adecatumumab in monoterapia mostra attività clinica dipendente dal dosaggio e dal bersaglio nel tumore alla mammella metastatico EpCAM-positivo, senza però alcuna regressione obiettiva del tumore.
Sono necessarie ulteriori indagini su Adecatumumab nelle pazienti con tumori con iper-espressione di EpCAM e massa tumorale inferiore. ( Xagena_2010 )

Schmidt M et al, Ann Oncol 2010; 21: 275-282



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