Mesotelioma maligno: Gemcitabina e Cisplatino più Bevacizumab o placebo
La combinazione Gemcitabina ( Gemzar ) più Cisplatino ( Platinex ) è attiva nel mesotelioma maligno, benché siano stati ottenuti esiti variabili in studi clinici a singolo braccio e di fase II.
Gli inibitori del fattore di crescita vascolare endoteliale ( VEGF ) mostrano attività contro il mesotelioma maligno in modelli preclinici.
L’anticorpo anti-VEGF Bevacizumab ( Avastin ) è stato aggiunto alla combinazione Gemcitabina e Cisplatino in uno studio multicentrico, in doppio cieco, placebo-controllato e randomizzato di fase II, nei pazienti con mesotelioma maligno non resecabile e non trattato in precedenza.
I pazienti idonei ad essere arruolati nello studio avevano un performance status Eastern Cooperative Oncology Group ( ECOG ) da 0 a 1 e non mostravano trombosi, sanguinamento o invasione dei vasi sanguigni maggiori.
L’end point primario era la sopravvivenza libera da progressione.
I pazienti sono stati stratificati in base al performance status ECOG ( 0 v 1 ) e sottotipo istologico ( epiteliale vs altri ).
I pazienti hanno ricevuto Gemcitabina 1250 mg/m2 nei giorni 1 e 8 ogni 21 giorni, Cisplatino 75 mg/m2 ogni 21 giorni e Bevacizumab 15 mg/kg o placebo ogni 21 giorni per 6 cicli e in seguito Bevacizumab o placebo ogni 21 giorni fino alla progressione.
Nello studio sono stati arruolati 1500 pazienti in 11 Centri; 108 pazienti sono risultati valutabili.
Il tempo di sopravvivenza mediana libera da progressione è stato di 6.9 mesi per il braccio Bevacizumab e di 6.0 mesi per il braccio placebo ( P=0.88 ).
Il tempo di sopravvivenza mediana generale è stato di 15.6 e 14.7 mesi, rispettivamente, nei bracci Bevacizumab e placebo ( P=0.91 ).
I tassi di risposta parziale sono risultati simili ( 24.5% per Bevacizumab vs 21.8% per placebo; P=0.74 ).
Una più elevata concentrazione plasmatica pre-trattamento di VEGF ( n=56 ) è risultata associata a una più breve sopravvivenza libera da progressione ( P=0.02 ) e sopravvivenza generale ( P=0.0066 ), indipendentemente dal braccio di trattamento.
Non sono state osservate differenze statisticamente significative nella tossicità di grado 3 o superiore.
In conclusione, l’aggiunta di Bevacizumab a Gemcitabina e Cisplatino in questo studio non ha migliorato in modo significativo la sopravvivenza libera da progressione o la sopravvivenza generale nei pazienti con mesotelioma maligno in stadio avanzato. ( Xagena_2012 )
Kindler HL et al, J Clin Oncol 2012; 30: 2509-2515
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