Terapia endocrina adiuvante e valore prognostico negativo dell'invasione vascolare peritumorale
Un gruppo di pazienti ha partecipato a due studi randomizzati dell’International Breast Cancer Study Group ( IBCSG ) per valutare terapie adiuvanti chemoendocrine nei tumori della mammella nodulo-negativi in donne in pre-menopausa ( studio VIII ) o in post-menopausa ( studio IX ).
L'invasione vascolare peritumorale è stata valutata dai patologi e/o tramite revisione dei vetrini colorati con ematossilina-eosina nel 99% delle pazienti ( analisi di coorte su 2.754 pazienti, follow-up medio superiore a 9 anni ).
L'invasione vascolare peritumorale, presente nel 23% dei tumori, è stata associata ai tumori di grado più elevato e a dimensioni del tumore più grandi ( solo studio IX ).
La presenza dell’invasione vascolare peritumorale ha aumentato la recidiva loco-regionale e a distanza ed è risultata associata significativamente alla riduzione del tempo di sopravvivenza senza malattia.
Il ruolo prognostico negativo dell’invasione vascolare peritumorale nello studio VIII è stato limitato alle pazienti in premenopausa con tumore endocrino-sensibile randomizzate a terapie non contenente Goserelin; al contrario l'effetto benefico del Goserelin ( Zoladex ) è stato limitato alle pazienti affette da tumori che hanno mostrato invasione vascolare peritumorale.
Nello studio IX, tutti le pazienti hanno ricevuto Tamoxifene ( Nolvadex ); il valore prognostico negativo dell’invasione vascolare peritumorale è stato limitato alle pazienti con tumori recettore-negativi a prescindere dalla chemioterapia.
In conclusione, un'adeguata terapia endocrina adiuvante sembra in grado di limitare l'impatto negativo dell'invasione vascolare peritumorale nelle forme nodulo-negative, mentre l'invasione vascolare peritumorale può identificare le pazienti che potrebbero beneficiare particolarmente della terapia adiuvante. ( Xagena_2010 )
Viale G et al, Ann Oncol 2010; 21: 245-254
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