Impatto dello stato mutazionale di KRAS e BRAF sugli esiti del carcinoma colorettale avanzato trattato con Capecitabina da sola o in combinazione con Bevacizumab e Mitomicina


Mutazioni che interessano il gene KRAS sono marcatori predittivi stabiliti di esito con anticorpi anti-EGFR ( recettore del fattore di crescita epiteliale ) nel carcinoma colorettale avanzato.

La rilevanza di questi marcatori per la terapia anti-VEGF ( fattore di crescita endoteliale vascolare ) è controversa.

È stata condotta un’analisi per valutare l’impatto predittivo e prognostico dello status di mutazione dei geni KRAS e BRAF nei pazienti che ricevevano Capecitabina ( Xeloda ) con Bevacizumab ( Avastin ) ( regime CG ) o Capecitabina senza Bevacizumab nella fase III dello studio AGITG MAX ( Australasian Gastrointestinal Trials Group MAX ).

Lo status mutazionale è stato determinato per 315 ( 66.9% ) degli originali 471 pazienti, ed è stato correlato con gli esiti di efficacia ( tasso di risposta, sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza generale ) ed è stata condotta una analisi predittiva.

Mutazioni nei geni KRAS e BRAF sono state osservate, rispettivamente, nel 28.8% e nel 10.6% dei pazienti.

Lo status mutazionale del gene KRAS ( wild type versus mutato ) non ha avuto impatto prognostico sulla sopravvivenza libera da progressione ( hazard ratio [ HR ], 0.89 ) o sopravvivenza generale ( HR=0.97 ).

Lo status mutazionale ( wild type vs mutato ) non ha mostrato valore prognostico per la sopravvivenza libera da progressione ( HR=0.80 ), ma è risultato prognostico per la sopravvivenza generale ( HR=0.49; P=0.001 ).

Utilizzando il confronto tra Capecitabina versus Capecitabina e Bevacizumab e Capecitabina e Bevacizumab più Mitomicina, lo status di mutazione del gene KRAS non è risultato predittivo dell’efficacia di Bevacizumab per sopravvivenza libera da progressione o sopravvivenza generale ( test per l’interazione P=0.95 e 0.43, rispettivamente ).

In modo simile, lo status di mutazione del gene BRAF non è risultato predittivo dell’efficacia di Bevacizumab per sopravvivenza libera da progressione o sopravvivenza generale ( test per l’interazione P=0.46 e 0.32, rispettivamente ).

In conclusione, lo status di mutazione del gene KRAS non è risultato prognostico per la sopravvivenza generale né predittivo per l’esito del trattamento con Bevacizumab in pazienti con carcinoma colorettale in stadio avanzato.
Lo status mutazionale del gene BRAF è risultato, invece, prognostico per la sopravvivenza generale, ma non predittivo dell’esito del trattamento con Bevacizumab. ( Xagena_2011 )

Price TJ et al, J Clin Oncol 2011; 29: 2675-2682



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