Modesto miglioramento della sopravvivenza aggiungendo Cetuximab alla chemioterapia a base di Platino e Fluorouracile nel carcinoma del testa-collo recidivante o metastatico


Cetuximab ( Erbitux ) è efficace nel carcinoma a cellule squamose del testa-collo metastatico o recidivante, resistente al Platino.

Uno studio, coordinato da Ricercatori dell’Antwerp University Hospital ( Belgio ), ha valutato l’efficacia di Cetuximab più chemioterapia basata sul Platino, come trattamento di prima linea nei pazienti con tumore a cellule squamose del testa-collo, metastatico o recidivante.

Allo studio hanno preso parte 422 pazienti con tumore non-trattato, di questi 220 hanno ricevuto il Cisplatino ( al dosaggio di 100 mg per m2 di superficie corporea al giorno 1 ) o il Carboplatino ( all’area sotto la curva di 5 mg/ml/min, come infusione endovenosa di 1 ora al giorno 1 ) in associazione al Fluorouracile ( al dosaggio di 1000 mg/m2 al giorno per 4 giorni ), ogni 3 settimane per un massimo di 6 cicli.
Gli altri 222 pazienti hanno ricevuto Cetuximab ( al dosaggio di 400 mg/m2 inizialmente, come un’infusione endovenosa di 1 ora a settimana ) per un massimo di 6 cicli, oltre alla chemioterapia.

I pazienti con malattia stabile, trattati con chemioterapia più Cetuximab, hanno continuato a ricevere Cetuximab fino a progressione della malattia o alla comparsa di effetti tossici inaccettabili.

L’aggiunta di Cetuximab alla chemioterapia basata sul Platino e con Fluorouracile ( Platino-Fluorouracile ) ha prolungato in modo significativo la sopravvivenza generale, mediana, da 7.4 mesi ( nel gruppo solo chemioterapia ) a 10.1 mesi ( nel gruppo Cetuximab associato a chemioterapia ) ( hazard ratio per la mortalità, HR=0.80; p=0.04 ).
L’aggiunta di Cetuximab ha prolungato la sopravvivenza mediana libera da progressione da 3.3 a 5.6 mesi ( HR per la progressione, HR=0.54; p<0.001 ) ed ha aumentato la percentuale di risposta dal 20 al 36% ( p< 0.001 ).

I più comuni eventi avversi di grado 3 o 4 nei gruppi solo chemioterapia e gruppi Cetuximab sono stati: anemia ( 19% e 13%, rispettivamente ), neutropenia ( 23% e 22% ) e trombocitopenia ( 11% in entrambi i gruppi ).
La sepsi si è presentata in 9 pazienti con Cetuximab ed in 1 paziente del gruppo solo chemioterapia ( p=0.02 ).
Tra i 219 pazienti trattati con Cetuximab, il 9% ha manifestato reazioni cutanee di grado 3, ed il 3% ha presentato reazioni correlate all’infusione di grado 3 o 4.
Nono sono stati osservati casi fatali associati al trattamento con Cetuximab.

In conclusione, Cetuximab somministrato assieme alla chemioterapia Platino e Fluorouracile come trattamento di prima linea, ha migliorato la sopravvivenza totale nei pazienti con carcinoma squamoso del testa-collo, recidivante o metastatico, rispetto alla chemioterapia basata sul Platino più Fluorouracile. ( Xagena_2008 )

Vermorken JB et al, N Engl J Med 2008, 359: 1116-1127



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XagenaFarmaci_2008