Tepotinib nel cancro al polmone non-a-piccole cellule con mutazione dell'esone 14 di MET


Lo studio di fase 2, in aperto, VISION, ha mostrato una attività clinica duratura di Tepotinib, un inibitore orale di MET, nei pazienti con cancro al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) localmente avanzato o metastatico, con mutazione nel sito di splicing ( skipping ) dell’esone 14 di MET ( METex14 ) identificata mediante biopsia liquida o tissutale.

La mutazione METex14, che determina la perdita della trascrizione dell’esone 14 del gene MET, si riscontra in circa il 3-4% dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule, generalmente nei pazienti anziani.

I pazienti, che potevano aver ricevuto fino a due linee di terapia sistemica, sono stati trattati con Tepotinib per os alla dose di 500 mg/die.

L’obiettivo primario dello studio era il tasso di risposte obiettive ( ORR ) valutato da un Comitato di revisione indipendente ( IRC ), nei pazienti con almeno 9 mesi di follow-up.

Sono stati screenati 6.708 pazienti; 169 possedevano una mutazione METex14, di cui 152 sono stati trattati con Tepotinib.
L'analisi è stata compiuta su 99 pazienti che avevano un follow-up di almeno 9 mesi.
In 66 su 99 la mutazione MET ex14 era stata identificata mediante biopsia liquida, mentre 60 su 99 con biopsia tissutale; 27 erano positivi sia su biopsia liquida che su quella tissutale.
L’età mediana dei pazienti era di 74 anni con il 46% dei pazienti fumatori o ex-fumatori e più del 50% ampiamente pretrattati.

Ad un follow-up minimo di 9 mesi, il trattamento con Tepotinib ha prodotto un tasso di risposte obiettive del 46.5% ( IC 95%: 36.4-56.8% ) nella casistica complessiva; 48% ( IC 95%: 36-61% ) nel gruppo MET ex14 biopsia liquida, e 50% ( IC 95%: 37-63% ) nel gruppo METex14 biopsia tissutale.

La durata mediana della risposta ( DOR ) è stata di 11.1 mesi ( IC 95%: 7.2- non-valutabile ) nella casistica complessiva; 9.9 mesi nel gruppo MET ex14 biopsia liquida e 15.7 mesi nel gruppo METex14 biopsia tissutale.

Il tasso di pazienti con controllo di malattia ( DCR ) è stato del 65.7% ( IC 95%: 55.4-74.9% ) nella popolazione complessiva.

Nel 28% dei pazienti sono stati riportati eventi avversi gravi ( G3 o G4 ) correlati al trattamento: in particolare, gravi edemi periferici nel 7% dei pazienti.
Nell’11% dei pazienti trattati, gli eventi avversi hanno portato all’interruzione definitiva del trattamento.

Dallo studio è emerso che Tepotinib è una terapia a bersaglio molecolare promettente con una attività clinica duratura e un profilo di tossicità gestibile nei pazienti con cancro al polmone non-a-piccole cellule e mutazione METex14, compresi quelli con metastasi cerebrali. ( Xagena_2020 )

Fonte: The New England Journal of Medicine, 2020

Xagena_Medicina_2020