Studio TROPiCS-02: Sacituzumab govitecan nel trattamento del cancro al seno metastatico HR+/HER2-


Sono stati presentati i risultati positivi dell’analisi primaria dello studio di fase III TROPiCS-02 su Sacituzumab govitecan [ Trodelvy ] ( rispetto alla chemioterapia scelta dal medico; TPC ) in pazienti con cancro al seno metastatico HR+/HER2- fortemente pretrattate che avevano ricevuto una precedente terapia endocrina, inibitori di CDK4/6 e da 2 a 4 linee di chemioterapia.
Lo studio ha raggiunto l’endpoint primario di sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) con una riduzione statisticamente e clinicamente significativa del 34% del rischio di progressione della malattia o di morte.
La prima analisi ad interim dell’endpoint secondario chiave di sopravvivenza globale ( OS ) ha dimostrato una tendenza al miglioramento.
Il dato di sopravvivenza non è ancora maturo.

Lo studio, a distanza di un anno, ha dimostrato che il 21% delle pazienti era libero da progressione quando trattate con Sacituzumab govitecan rispetto al 7% delle pazienti che avevano ricevuto chemioterapia scelta dal medico.
I miglioramenti ottenuti nella sopravvivenza libera da progressione con Sacituzumab govitecan sono stati coerenti anche nei sottogruppi chiave delle pazienti, incluse le pazienti che avevano ricevuto precedentemente tre o più regimi chemioterapici per malattia metastatica ( HR: 0.70; IC: 0.52-0.95 ), le pazienti con metastasi viscerali ( HR: 0.66; CI: 0.53-0.83 ) e le pazienti anziane ( 65 anni o più; HR: 0.59; CI: 0.38-0.93 ).

Anche un’analisi pre-pianificata sulla qualità di vita, uno degli endpoint secondari che utilizza lo strumento EORTC QLQ-C30, ha rilevato nella popolazione valutabile miglioramenti con Sacituzumab govitecan ( n=234 ) rispetto a coloro che avevano ricevuto chemioterapia scelta dal medico ( n=207 ).

Il profilo di sicurezza di Sacituzumab govitecan è risultato coerente con gli studi precedenti, senza evidenziare inattesi problemi di sicurezza in questa popolazione di pazienti.
Le reazioni avverse correlate al trattamento di grado 3 o maggiore più frequenti per Sacituzumab govitecan rispetto alla chemioterapia scelta dal medico sono state: neutropenia ( 51% vs 38% ), diarrea ( 9% vs 1% ), leucopenia ( 9% vs 5% ), anemia ( 6% vs 3% ), fatigue ( 6% vs 2% ), neutropenia febbrile ( 5% vs 4% ).

Sacituzumab govitecan è un coniugato anticorpo-farmaco, capostipite della sua classe, mirato al recettore Trop-2, un antigene di superficie cellulare altamente espresso in diversi tipi di tumore, incluso oltre il 90% dei carcinomi della mammella e della vescica.
Sacituzumab govitecan è stato concepito con un linker idrolizzabile attaccato a SN-38, un inibitore della topoisomerasi I. Questa combinazione unica fornisce una potente attività sia alle cellule che esprimono Trop-2 sia al microambiente.

TROPiCS-02 è uno studio clinico globale di fase III, multicentrico, in aperto, randomizzato 1:1 condotto per valutare Sacituzumab govitecan rispetto alla chemioterapia scelta dal medico ( Eribulina, Capecitabina, Gemcitabina o Vinorelbina ) in 543 pazienti con carcinoma mammario HR+/HER2- metastatico trattate in precedenza con terapia endocrina, inibitori di CDK4/6 e da due a quattro linee di chemioterapia.
L’endpoint primario è la sopravvivenza libera da progressione secondo i criteri RECIST 1.1, valutata mediante revisione centrale indipendente in cieco per le partecipanti trattate con Sacituzumab govitecan rispetto a quelle trattate con chemioterapia. Gli endpoint secondari hanno incluso: la sopravvivenza globale, la durata della risposta, il tasso di beneficio clinico e il tasso di risposta globale, nonché la valutazione della sicurezza, della tollerabilità e delle misure di qualità della vita.
La negatività HER2 è stata definita secondo i criteri ASCO ( American Society of Clinical Oncology ) e CAP ( College of American Pathologists ) come punteggio immunoistochimico ( IHC ) di 0, IHC 1+ o IHC 2+ con un test di ibridazione in situ ( ISH ) negativo.

Il carcinoma mammario positivo per i recettori ormonali / negativo per il recettore del fattore di crescita dell’epidermide umano 2 ( HR+/HER2- ) è il tipo più comune di cancro al seno, e rappresenta il 70% circa di tutti i nuovi casi, ovvero quasi 400.000 diagnosi ogni anno in tutto il mondo.
Quasi un caso su tre di carcinoma mammario in stadio iniziale alla fine diventa metastatico e, tra le pazienti con malattia HR+/HER2- metastatica, il tasso relativo di sopravvivenza a 5 anni è del 30%.
Poiché le pazienti con carcinoma mammario HR+/HER2- metastatico diventano resistenti alla terapia endocrina, la loro principale opzione di trattamento è limitata alla chemioterapia a singolo agente. In questo contesto, è comune ricevere diverse linee di regimi chemioterapici nel corso del trattamento, e la prognosi rimane sfavorevole. ( Xagena_2022 )

Fonte: American Society of Clinical Oncology ( ASCO ) Annual Meeting 2022

Xagena_Medicina_2022